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Tuco Benedicto Pacifico

QUIEN SABE

(Lungomare)


I Quien Sabe nascono a Firenze nel 2018 de un'idea di Frank Cossu e Giulio Bruni.
Le influenze maggiormente riconoscibili sono il pop rock anni 70 ed il cantautorato italiano. I colori musicali ricordano i western di Sergio Leone e sono decisamente ispirati alle atmosfere di Ennio Morricone.
Ai due autori si aggiungono Giovanni Giusti alla batteria, Luca Guerrieri al basso, Roberto Allegro alle chitarre, John Pisu alle tastiere.
La band si è distinta al teatro Ariston nel mese di settembre, durante le finali di Sanremo Rock.
Ettore Diliberto si è occupato dell'editing del brano.
Tuco Benedicto Pacifico, ironica e graffiante è il più appropriato esordio.
 
“…Per un attimo avevamo creduto di poter essere tra i vincitori del Sanremo Rock 2019/2020 ma così non è stato. In attesa delle finali nazionali abbiamo continuato a produrre pezzi perché sentivamo, senza essercelo mai detto apertamente, che quello che stavamo facendo ci appassionava, indipendentemente dal festival, e volevamo che non finisse. E dopo una settimana dalle finali eravamo già al lavoro per cercare di completare i pezzi lasciati in sospeso. Nell'arco di un mese è iniziata la collaborazione con Ettore Diliberto (Produttore discografico e giurato di Sanremo Rock) …” QUIEN SABE
 
Questo pezzo porta il nome di uno dei protagonisti di uno dei capolavori della trilogia del dollaro di Sergio Leone, Tuco è "il brutto". La musica non risente dell'influenza delle colonne sonore di Ennio Morricone ma ne vuole essere un vero e proprio omaggio al genio creativo.
 
Il protagonista della canzone è un piccolo titolare di partita iva perseguitato dalle istituzioni e demonizzato dalla campagna diffamatoria nazionale che vuole tutti i commercianti ed artigiani incalliti e scellerati evasori fiscali. Nel video il nostro Tuco compare dalle prime immagini con un cappio al collo, il simbolo della sua condanna, il marchio dell'infamia, della sua partita iva, come se fosse un'ammissione di colpevolezza. Viene trattato da criminale in ogni rapporto con le istituzioni, lui è obbligato all'onere della prova, definizione giuridica che significa che anche in assenza di prove, se non riuscisse a dimostrare la propria innocenza, la legge lo reputa colpevole e lo condanna alla pena sulla base di illazioni che i funzionari di turno possono inventare, non sempre per un eccesso di zelo, ma spesso per incentivi economici promossi dai ministeri.
 
 
 
 
Bruno La Corte (Radio/Tv)
Radio Date:26/02/2021




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