C’è un punto, in ogni estate, in cui la musica smette di essere soltanto colonna sonora e diventa un catalizzatore di movimento collettivo. È lì che entrano in gioco i Disclosure — maestri del groove elettronico britannico — e Anderson .Paak, funambolo soul-funk.
Quetsa volta hanno fatto irruzione con “No Cap”, secondo estratto dall’album in arrivo D5: tre minuti e mezzo di energia pura, dove il linguaggio della seduzione incontra il clubbing
Il titolo non è un vezzo casuale. “No cap” è un’espressione dello slang afroamericano che significa “senza bugie”, “niente frottole”. Nel contesto del brano diventa un mantra di sincerità spudorata, sia emotiva che fisica: dire esattamente ciò che si pensa, desiderare apertamente ciò che si vuole, senza giochi di ruolo.
Nel ritornello, .Paak è diretto: “I need you all on the floor, shut the door, no cap” — ti voglio qui, adesso, senza filtri. Il linguaggio è esplicito ma mai volgare, giocato sull’allusione, sull’energia danzante e su una certa sicurezza di sé, sottolineata anche dalla citazione di “BDE” (Big Dick Energy), diventata meme culturale negli ultimi anni.
I Disclosure qui tornano a un electro-house sensuale, con bassi pulsanti e synth che si muovono in scia al groove della batteria. Il marchio di fabbrica del duo — il mix di pulizia sonora e calore ritmico — si sposa alla perfezione con il flow di .Paak, che alterna frasi cantate e ritmate con precisione millimetrica.
Paolo Caputo (Promo Radio)